A seguito dello sversamento di idrocarburi nel fiume Lambro avvenuto il 23 Febbraio 2010, anche il fiume Po, nel tratto prospiciente il Comune di Gualtieri, è stato interessato dall’attraversamento di materiali inquinanti.
ARPA Emilia Romagna in accordo con la Protezione Civile regionale ha fin da subito predisposto un monitoraggio sulla qualità dell’acqua del “grande fiume” evidenziando quanto segue:
Dai bollettini di monitoraggio inviati da ARPA Emilia Romagna si desume che:
- Sono stati prelevati campioni di acque di falda da pozzi posti nell’area di potenziale influenza del fiume Po nei Comuni della Bassa Reggiana e non si è riscontrata presenza di idrocarburi.
- Sono stati prelevati campioni di acqua del fiume Po in superficie e ad una profondità di circa 2 metri e si è riscontrato quanto segue: nei giorni 26/02, 28/02 e 01/03 si sono registrati valori superiori ad una condizione “normale”; nel giorno 27/02 le concentrazioni di idrocarburi sono risultate 50-60 volte superiori alla condizione “normale”, causa dovuta alle sversamento verificatosi nel fiume Lambro; dal 02/03 al 19/03 le concentrazioni di idrocarburi sono risultate inferiori al limite di quantificazione, quindi non preoccupanti.
- Dalle analisi si desume altresì, che gli idrocarburi sono rimasti sostanzialmente a livello del pelo delle acque con scarso deposito in profondità.
Non sapevo che il fondale del Po fosse profondo solo 2 metri!E sotto i 2 metri non se ne sa niente ovviamente :)
RispondiEliminaAh,ecco la ragione per cui,dopo tanti soldi spesi,non è ancora partito il porto fluviale di Pieve Saliceto...il fondale troppo basso,tale da permettere a un giocatore di basket di attraversare il Po a Piedi...
Analisi chimiche abbastanza attendibili!
Dicono che lo hanno tolto tutto,in quanto hanno ripulito la superficie;beh,la domanda che mi sorge spontanea è allora come fanno a ricavare il catrame dal petrolio se è tutta frazione oleosa?
Luca Pecchini