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lunedì 19 aprile 2010

Presentazione del bilancio di previsione 2010

PRESENTAZIONE  BILANCIO DI PREVISIONE 2010 AI CONSIGLIERI COMUNALE


        Signori Consiglieri questa  sera la Giunta dà inizio alla presentazione del Bilancio di previsione 2010, che Voi siete chiamati a discutere, sul quale potete fare proposte, chiedere chiarimenti e spiegazioni, essendo l'atto amministrativo più importante dell'anno che sarete poi invitati ad approvare, considerato anche che la maggior parte di Voi è la prima volta che affronta tale argomento.                                             

          Pur restando nei termini stabiliti dal Governo (30 aprile), siamo leggermente in ritardo a confronto degli anni passati, questo però è dovuto a problemi che la Giunta ha affrontato e  discusso con i vari uffici per poi decidere determinate scelte e  fare fronte alle sempre più diverse e quoti=
diane richieste dei nostri cittadini, ancora attanagliati da una crisi economica  forse peggiore che nel 2009.                    
                 
          La disoccupazione ha raggiunto livelli record: 8,6% pari a 2.800.000 disoccupati di cui circa il 28% al disotto dei 30 anni e per la maggior parte in cerca di primo lavoro. Solo nella nostra provincia i cassaintegrati sono raddoppiati in 3 mesi, e i disoccupati ammontano a 23.172.

     Tutto questo nonostante l'ottimismo del Governo  nazionale che continua da mesi a sostenere che dalla crisi abbiamo cominciamo ad uscire, forse ne stanno uscendo quelli che hanno utilizzato i benefici dello Scudo Fiscale e senz'altro, non hanno bisogno dei miseri incentivi che dal 6 aprile  l'ultimo Consiglio dei Ministri ha messo a disposizione per fare ripartire i consumi.  Speriamo !!!. 
             
     Cerco di illustrare  le linee guida che hanno portato alla stesura del bilancio di previsione 2010.           
          
              La prima cosa che Vi comunico  è  l'aumento complessivo di circa il 10% sia in entrata che in uscita, delle poste così dette correnti  sull'anno 2009, anno che ci imponeva drastici tagli per non avere rispettato il patto di stabilità nel 2008 e come conseguenza sanzionatoria, portare la spesa corrente pari a quella del 2006, la più contenuta nel trienio  2005-2007.
          
              Avendo rispettato il patto di stabilità nel 2009, per il 2010 abbiamo avuto la possibilità di tornare a quella che era la nostra spesa storica e fare così ulteriori interventi anche in spesa corrente: manutenzioni ordinaria sugli immobili, trasferimento all'ASP  delle quote di competenza per i servizi usufruiti dalla nostra comunità negli anni 2008-09, pieno riconoscimento degli emolumenti agli amministratori (sindaco, assessori e consiglieri), maggiori contributi per il servizio scolastico integrato, infine un fondo anticrisi di circa 70.000 euro a sostegno dei nostri cittadini in difficoltà.

               Per quanto riguarda le entrate avremo maggiori trasferimenti della Stato sull'Ici, arretrati prima casa 2008-09, e sugli immobili di categoria “D”(capannoni industriali), come concordato tra governo e ANCI.                
              
               Altre maggiori entrate le troviamo iscritte nei capitoli che riguardano i dividendi delle partecipate (Sabar ed Enia),  maggiori affitti sempre da Sabar, e un aumento del 4% sulla tassa dei rifiuti solidi urbani (Tarsu), anche perché  a partire dal 1° luglio verrà iniziata la raccolta di prossimità dell'organico, ricordo che, lo scorso anno tale tassa,  proprio perché  già in presenza della crisi economica, era stata ridotta del 10%, unico comune in provincia.

                Non  sono stati fatti aumenti delle tariffe a servizio individuale,(asilo nido, attività sportiva nelle strutture comunali, mensa e trasporto scolastico) che non subiscono variazioni del 2007 e, la copertura finanziaria, da parte di chi ne usufruisce è di circa il 46%, rammento che il servizio di assistenza domiciliare dal 1° gennaio  è stato appaltato all'ASP.

                Pure invariata l'aliquota dell'ICI ordinaria che è del 7% che colpisce le seconde case sfitte gli immobili industriali e i terreni. Viene pure confermata l'addizionale Irpef del 4% sui redditi superiori ai 10.000 euro.

                Gli oneri di urbanizzazione, qualora venga terminato l'intervento della Multisala e edifici annessi come è nelle intenzioni dei costruttori entro fine anno, abbiamo ritenuto di iscriverli a bilancio per circa 700.000 euro, di cui già incassati 155.000. Questi sono stati utilizzati a copertura della spesa corrente, e rappresentano il 20% del totale. Sono sempre molto al di sotto delle quote capitale (240.000 euro) da rimborsare per mutui contratti nel passato e utilizzati per fare investimenti.                                                                                                                           
                   Non troverete particolari investimenti per lavori pubblici,ma solo ciò che ci permette=     
ranno gli oneri di urbanizzazione a incasso avvenuto. Tali lavori sono indicati nella parte contabile del bilancio in uscita al titolo 2°; rinviando la realizzazione di interventi significativi all'utilizzo di un eventuale avanzo di amministrazione che entro fine aprile dovrà essere da voi approvato.                  

                Ritengo opportuno affrontare pure il discorso sul rispetto “del patto di stabilità interno” che ancora una volta vede i comuni sempre più in difficoltà indipendentemente dal colore politico delle giunte.( Si veda la prevista protesta dei Sindaci Lombardi del 8 aprile a Milano). E' difficile capire perché un comune sia  fuori patto solo perché nel 2009, e Gualtieri è fra questi, ha approvato il Bilancio di previsione dopo la “fatidica” data del 10 marzo, quando la scadenza stabilita per legge dal governo era il 31 marzo. Il Consiglio Comunale approvò il bilancio il 26 marzo, rispettoso dei termini di legge  e della norma che permetteva di non contabilizzare, ai fini del rispetto del patto, gli introiti per vendita azioni Enia, avvenuta due anni prima cioè nel 2007.                                                                                                                               

                 Inspiegabilmente il Parlamento, approvava con efficacia retro attiva, la legge n° 33 del 9 aprile 2009, (definita dalla stampa nazionale “legge salva Brescia”) che imponeva ai comuni che  avevano approvato il bilancio di previsione 2009 dopo il 10 marzo, di contabilizzare come entrate straordinarie, dal 2007 le vendite o i dividendi su titoli mobiliari e quindi ottenere un determinato saldo di segno positivo come obiettivo per il rispetto del patto. Questo vale pure per il 2010 e il 2011.                                

                 Perché “la fatidica data” del 10 marzo?  Presto detto: il comune di Brescia, città amministrata dal Centro-destra, aveva approvato il bilancio di previsione il 10 marzo 2009 e quindi  poteva così escludere i dividendi di A2A  (società simile alla nostra Enia),  pari a 65 milioni di euro, dal patto di stabilità e restare nei parametri  richiesti. Decreto legge definito dalla stampa nazionale “salva Brescia”.  Una spiegazione penso di averla trovata: il Sindaco di Brescia è  deputato del Pdl, il presidente della Provincia è deputato della Lega, e il Suo Vice pure deputato del Pdl, tutti e tre eletti alla Camera nel 2008 e tuttora in Parlamento, pronti a difendere, legittimamente, prima di tutto i propri interessi di amministratori locali, e non sono gli unici con doppio incarico,  ma tutti del Centro-destra.         
                
                   Non posso non ricordare un altro “curioso” decreto del Consiglio dei Ministri del marzo scorso, dove vengono assegnati al Comune di Roma altri 80milioni di euro per così detti “adempi= menti comunitari”. Non sono altri che minori utili che l'ACEA,  multi utility capitolina, ha versato in meno nelle casse del comune, avendo dovuto pagare tasse arretrate, a suo tempo esonerata come tutte le municipalizzate a capitale pubblico per decreto legge, ritenute aiuti di Stato contro la concorrenza, come stabilito, a distanza di anni, da una sentenza della comunità europea. Nelle stesse condizioni ci sono i comuni di Torino, Milano, Genova,  Bologna, sino a noi con la Sabar, tutti costretti a diminuire gli utili delle municipalizzate come Roma. Il tutto è comprensibile:  nella giunta di Roma sono presenti come assessori  2 senatori e 1 deputato tutti del Pdl, e tuttora in Parlamento. Si continua la politica di aiuto ai comuni cosi detti “amici”cioè di Centro-destra che hanno amministratori sempre più spesso al posto giusto nel momento giusto, mantenendo il così detto doppio incarico anche se la legge in alcuni casi lo vieta.                
           
                     I due episodi sopra descritti stanno a dimostrare quanto è difficile fare gli amministra=     
tori pubblici con un Governo centrale che continua a fare crescere la spesa pubblica e cerca con ogni mezzo di bloccare le spese degli enti locali che sono in grado di investire risorse proprie senza ricorrere all'indebitamento. 
                    A conferma di quanto detto sopra nel 2009 per la prima volta,  non avremo un avanzo primario, (differenza fra le entrate e le uscite dello Stato al netto degli interessi sul debito pubblico)
e un debito, il più alto del mondo industrializzato, vicino al 120% del prodotto interno lordo. 
Infine segnalo un dato importante: nel 4° trimestre del 2009 le entrate totali hanno rappresentato il     55% del Pil e le uscite dello stato hanno superato il 59%. I conti pubblici mai cosi male dal 1996.       
(dati Istat  dal quotidiano  La Stampa del 03/04/2010)

                     Questo è il paese dove si parla di federalismo a ogni piè sospinto, ma anche l'unico paese in Europa e forse nel mondo in cui i comuni e le province  non hanno la minima autonomia impositiva, questa è una contraddizione che grida vendetta alle continue promesse della Lega, che  molto volte in periferia parla  da partito di opposizione, dimenticandosi di essere al Governo nella Roma “ladrona”. 


VILLANI FRANCESCO
 Vice sindaco e ass. Bilancio

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